Roccolo del Durlo Soave Classico | Le Battistelle

Prezzo scontato€20,00

Bianco
Veneto (IT)
Soave Classico DOC
Garganega 100%
Degustalo entro 8 anni
12,5% vol.

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Produzione e affinamento

Il vigneto Roccolo del Durlo si estende per 1 ettaro, a 250 metri sul livello del mare, con 2.500 ceppi per ettaro allevati a pergola veronese semplice. L’esposizione nord-ovest e il terreno vulcanico creano un habitat ideale per la Garganega, che sviluppa aromi complessi e un’intensa mineralità. La vendemmia è manuale, con selezione dei grappoli in vigna per garantire la massima qualità.

Dopo la raccolta, le uve subiscono criomacerazione per circa 48 ore e pressatura soffice. La fermentazione avviene in cisterne d’acciaio a temperatura controllata per circa 25 giorni. Il vino matura sulle fecce fini per 8 mesi con costante batonnage, conferendo complessità, struttura e vivace mineralità.

Analisi organolettica

Esame visivo

Giallo paglierino dai vividi riflessi dorati.

Esame olfattivo

Al naso si percepiscono intensi aromi di frutta gialla, agrumi e delicate note erbacee balsamiche.

Esame gustativo

Al palato, il vino è strutturato, sapido, avvolgente, elegante, con una persistenza minerale e un finale armonico che invita alla beva. Finale lungo, per un bianco espressivo, che promette di evolvere divinamente nel tempo.

Indice contenuti

Dal vigneto alla tavola: scopri il nostro vino

Pronti per un viaggio alla scoperta del Roccolo del Durlo Soave Classico | Le Battistelle? Ora ti porteremo ad approfondire ogni aspetto di questo vino eccezionale attraverso tre sezioni chiave:

Cantina

Vieni a conoscere la storia e i valori della cantina che con passione coltiva e trasforma le uve in vino

Territorio

Immergiti nella terra che dà vita a queste uve uniche, scoprendo il clima e il terroir che influenzano il suo carattere

Abbinamenti

Ottieni consigli esperti sugli abbinamenti perfetti che esalteranno sia il vino sia il tuo pasto

La cantina

Paese: Italia

Regione: Veneto, Verona

Ettari vitati: 9

Le Battistelle

Le Battistelle nasce nel cuore del Soave Classico, nella frazione di Brognoligo, tra le colline di Monteforte d’Alpone (VR). Il nome dell’azienda trae origine dal vigneto più rappresentativo: il versante Battistelle. Cristina e Gelmino, proprietari e artefici del progetto, hanno saputo costruire negli anni una realtà affermata, che riflette il terroir e la passione per la Garganega. Il tutto in vigneti eroici, la cui pendenza obbliga a lavorazioni interamente manuali.

Le Battistelle

Con 9 ettari vitati, la cantina coltiva esclusivamente questa varietà, valorizzando le condizioni ideali offerte dal clima, dall’altitudine e dalla costante ventilazione dei vigneti. La combinazione di suolo vulcanico e cura artigianale produce vini eleganti, minerali e distintivi, capaci di trasmettere il carattere unico del Soave Classico.

Regione e territorio

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Veneto

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Veneto

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Veneto

La vite in Veneto è coltivata sin dal VII secolo a.C., perfezionata dai Romani e portata avanti nel Medioevo. Con la dominazione veneziana, dal 1405, la viticoltura copre quasi completamente il territorio e i vini veronesi, grazie all'Adige, raggiungono Venezia. Ciò che differenzia questa regione da molte altre, è proprio la continuità commerciale dei prodotti enologici. Da fine '700 la regione conosce una crisi. Ma il secolo successivo i vini veneti iniziano a fare un salto qualitativo, anche sotto la spinta della nascita, nel 1872, della Società Enologica Veronese. Del 1967 la prima edizione del Vinitaly.

Il Veneto ha una complessa filiera vitivinicola. Importanti le zone delle Colline del Garda Veronese e la Valpolicella, con Bardolino Superiore DOCG e Amarone della Valpolicella DOCG. Da segnalare la DOC interregionale del Lugana DOC, tra le province di Verona e Mantova. Nelle colline vulcaniche tra le province di Verona e di Vicenza è situata la zona
del Soave superiore DOCG, Soave DOC e Gambellara DOC. La DOC Colli Berici, a sud di Vicenza, è nota per i rossi a base di internazionali e del Tocai Rosso. La zona della DOC Breganze, a nord di Vicenza, è nota per rossi e bianchi basati sulla Vespaiola. Nel padovano troviamo ci sono i Colli Euganei con la DOCG Moscato Fior d’Arancio, mentre a sud la
Friularo di Bagnoli DOCG. Nel Trevigiano troviamo le DOCG del Prosecco e la Colli di Conegliano DOCG. Ai confini col Friuli la Lison DOCG.

La presenza di catene montuose, colli e la vasta pianura regala grandi escursioni termiche mitigate presso il Lago di Garda e nella costa. Il Veneto è quindi ricchissimo di vini diversi, fatti sia con uve autoctone sia con internazionali che qui trovano una seconda casa

Soave

Qui si coltiva la vite dal tempo dei Romani.

I vigneti del Soave stanno all’interno di un grande bacino vulcano. Esiste una profonda relazione tra suoli composti da basalti e la ricchezza gustativa che si ritrova nel calice. I basalti sono rocce vulcaniche formatesi per cicli successivi di eruzioni, protratti per tre cicli geologici in ambiente sottomarino. Le eruzioni hanno dato origine a prodotti vulcanoclastici di diversa colorazione dal grigio, al giallo, al rosso, in relazione all’ambiente di formazione e al grado di ossidazione. L’azione degli agenti esogeni ha poi modellato il paesaggio, originando la bellezza del territorio che vediamo oggi.

Ma non c’è solo il basalto: il sasso nero si mescola infatti con il calcare bianco creando una miscela di minerali da cui la vigna trae grandi benefici. I calcari sono ciò che resta di antichi fondali sottomarini; questi sedimenti ricchi in carbonato di calcio, depositandosi sul fondo del mare, hanno intrappolato animali e conchiglie che oggi ancora possiamo riconoscere in fossili dalle forme più curiose e varie. Tutto questo crea delle condizioni davvero speciali per la coltivazione della vite.

Nel 1931 è stata riconosciuta la prima zona delimitata per la produzione del “Vino Tipico Soave” mentre è del 1968 la delimitazione della zona storica della Denominazione Soave Classico DOC.

Quanto alle uve coltivate nella zona, la garganega è regina. Ha una durata vegetativa lunga, tanto da giungere a maturazione in ottobre; ha una buccia dura e di colore spesso giallo intenso per la prolungata maturazione. Non ha un’acidità spiccata ma un interessantissimo equilibrio tra estratti e zuccheri.

Esiste una profonda relazione tra suoli composti da basalti e la ricchezza gustativa che si ritrova nel calice.

Abbinamenti e piatti consigliati

Abbinamento per concordanza

Le note fruttate e agrumate del vino si combinano con piatti altrettanto aromatici e di corpo, come risotti di verdure, pasta con verdure e minestre di stagione, carni bianche e pesci in preparazioni importanti, enfatizzando la coerenza aromatica tra cibo e vino.

Abbinamento per contrasto

La mineralità e la sapidità del Roccolo del Durlo contrastano con la grassezza dei piatti a base di carne, creando equilibrio e armonia al palato.

Si abbina bene a

Salumi, carni bianche, zuppe come pasta e fagioli, risotti, pasta al forno, bollito misto con pearà, cotechino e formaggi stagionati. È ideale anche per antipasti e primi di pesce, o menù a base di verdure e uova, grazie alla sua struttura equilibrata.

Abbinamento per concordanza

Le note fruttate e agrumate del vino si combinano con piatti altrettanto aromatici e di corpo, come risotti di verdure, pasta con verdure e minestre di stagione, carni bianche e pesci in preparazioni importanti, enfatizzando la coerenza aromatica tra cibo e vino.

Abbinamento per contrasto

La mineralità e la sapidità del Roccolo del Durlo contrastano con la grassezza dei piatti a base di carne, creando equilibrio e armonia al palato.

Si abbina bene a

Salumi, carni bianche, zuppe come pasta e fagioli, risotti, pasta al forno, bollito misto con pearà, cotechino e formaggi stagionati. È ideale anche per antipasti e primi di pesce, o menù a base di verdure e uova, grazie alla sua struttura equilibrata.

Bollito misto

Il piatto tipico della domenica nelle più antiche tradizioni italiane, ricco di profumi, saporito e caratterizzato da un'ottima grassezza.

salame cotto

Un piatto tradizionale friulano (ma presente in tante altre regioni) è il salame fresco tagliato a fette, cotte avvolgendole in carta da forno e stagnola e coperte sotto e sopra con uno strato di cenere e un letto di braci alimentato sino a cottura. Una preparazione dal sapore intenso e ricco.

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