Riserva Lepanto Cesanese del Piglio superiore | Giacobbe

Prezzo scontato€25,00

Rosso
Lazio (IT)
Cesanese del Piglio DOCG
Cesanese di Affile
Degustalo entro 10 anni
14,5% vol.

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Produzione e affinamento

La fermentazione avviene sulle bucce in vasche di acciaio inox a temperatura controllata (26 °C). Il vino matura poi per almeno 12 mesi in botti di rovere, a cui segue un affinamento in bottiglia di circa 18 mesi, per sviluppare complessità e armonia.

Le uve provengono da vigne vecchie di oltre 70 anni, coltivate a 400 metri di altitudine su suoli di argilla bianca, ricchi di minerali. La zona di produzione è nel cuore della Ciociaria, in provincia di Frosinone, in particolare tra i comuni di Paliano, Piglio e Olevano Romano. La vendemmia è manuale e selezionata.

Analisi organolettica

Esame visivo

Colore granato di media intensità, con riflessi rubino. Limpido e consistente.

Esame olfattivo

Il bouquet è complesso e profondo, con sentori di frutti rossi maturi, prugna, leggere note dolci e un accenno di spezie. Una componente olfattiva calda ed elegante.

Esame gustativo

All’assaggio tornano gli aromi fruttati; è equilibrato ed elegante, con una bella trama tannica e un’ottima pienezza. Il sorso è lungo e avvolgente, con una struttura che promette evoluzione in bottiglia.

Indice contenuti

Dal vigneto alla tavola: scopri il nostro vino

Pronti per un viaggio alla scoperta del Riserva Lepanto Cesanese del Piglio superiore | Giacobbe? Ora ti porteremo ad approfondire ogni aspetto di questo vino eccezionale attraverso tre sezioni chiave:

Cantina

Vieni a conoscere la storia e i valori della cantina che con passione coltiva e trasforma le uve in vino

Territorio

Immergiti nella terra che dà vita a queste uve uniche, scoprendo il clima e il terroir che influenzano il suo carattere

Abbinamenti

Ottieni consigli esperti sugli abbinamenti perfetti che esalteranno sia il vino sia il tuo pasto

La cantina

Paese: Italia

Regione: Lazio, Frosinone

Ettari vitati: 10

Giacobbe

L’azienda Alberto Giacobbe è una cantina familiare, fondata nel 1939 in cima al colle di San Giovenale, accanto al Monte Scalambra. Oggi coltivano 9 ettari di vigneto tra i Comuni di Paliano, Piglio e Olevano Romano.

I terreni disposti più in altitudine sono dedicati all’autoctono cesanese d’Affile, mentre in quelli ad altitudine inferiore si coltiva la passerina del Frusinate.

Giacobbe

Dal 2008 è Alberto Giacobbe a portare avanti le tradizioni di famiglia e ad imprimere una importante svolta qualitativa.

Alberto produce due vini: il Cesanese di Olevano Romano DOC e la Passerina del Frusinate IGT, un rosso e un bianco entrambi dalle uve tipiche del territorio.

Regione e territorio

La viticoltura laziale é un´eccellenza che riflette la bellezza, la storia e la cultura della regione

Lazio

La viticoltura laziale é un´eccellenza che riflette la bellezza, la storia e la cultura della regione

Lazio

La viticoltura laziale é un´eccellenza che riflette la bellezza, la storia e la cultura della regione

Lazio

La storia della viticoltura nel Lazio è strettamente legata alla storia e risale all'epoca romana, quando la regione era già nota per la produzione di vini pregiati, come il Falerno e il Caecubum. La viticoltura nel Lazio negli ultimi anni si è concentrata sulla qualità e si caratterizza per l'utilizzo di tecniche di agricoltura sostenibile, che permettono di preservare la biodiversità del suolo e migliorare le caratteristiche delle uve.
La produzione di vino nel Lazio rappresenta un'importante risorsa economica per la regione, contribuendo al turismo enogastronomico e alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico della regione.

La viticoltura nel Lazio si estende su un vasto territorio, che comprende le colline a sud di Roma, la zona dei Colli Albani e dei Castelli Romani, e le zone più interne della regione, come la provincia di Frosinone.
Il clima, caratterizzato da inverni miti e umidi e da estati calde e secche, rappresenta un fattore importante nella produzione di vino, influenzando la maturazione delle uve e la loro resistenza alle malattie fungine. La composizione geologica del suolo del Lazio è molto variegata, caratterizzato da una grande eterogeneità. Nella zona costiera prevale un terreno di origine alluvionale, mentre nell'entroterra si possono trovare terreni vulcanici, calcarei e argillosi. Questa diversità di suoli favorisce la coltivazione di numerosi vitigni, ognuno dei quali si esprime al meglio in determinati tipi di terreno.

Frosinone

In provincia di Frosinone la viticoltura ha origini antichissime: già ai tempi dei Romani la produzione era vasta, tanto da costringere l’imperatore Domiziano, nel I sec. a.C., a limitare l’introduzione di nuovi impianti per evitare che la coltivazione del grano venisse messa in secondo piano rispetto alla vite.

I terreni sono caratterizzati dall’essere di origine vulcanica, un fatto che regala ai vini sapidità e mineralità, oltre che una grandissima qualità.
La provincia di Frosinone è conosciuta come Ciociaria, che prende il nome dalla tipiche calzature che qui si usavano in passato, le ciocie.

Nella provincia c'è una delle tre DOCG del Lazio e una sola DOC. Il Cesanese del Piglio o Piglio DOCG sono prodotti con cesanese d’Affile e cesanese comune.

L’Atina DOC è invece dedicata ai vini prodotti con cabernet sauvignon, cabernet franc, syrah, merlot e semillon. In provincia di Frosinone sono presenti anche le denominazioni Anagni IGT, Frusinate IGT e Lazio IGT.

Nella terra vulcanica della provincia di Frosinone, la viticoltura si manifesta celebrando la ricca storia e la qualità unica della Ciociaria.

Abbinamenti e piatti consigliati

Abbinamento per concordanza

Per analogia, la struttura del vino si armonizza con piatti di pari intensità gustativa e aromatica: un sugo ristretto, una carne in cottura lenta o un formaggio stagionato trovano nel sorso un compagno all’altezza. La persistenza aromatica si riflette bene in pietanze lunghe in bocca, mentre le note fruttate e speziate si rispecchiano nei piatti che prevedono frutta cotta, spezie o riduzioni.

Abbinamento per contrasto

La buona freschezza e l’evidente trama tannica di questo vino lo rendono ideale per piatti grassi o succulenti: la componente acida sgrassa il palato e lo prepara al boccone successivo, mentre i tannini legano con le proteine nobili della carne. Per chi vuole sperimentare, anche la sapidità del vino agisce come elemento di contrasto nei confronti di cibi a leggera tendenza dolce.

Si abbina bene a

Primi piatti con sughi ricchi (ragù, funghi, cacciagione); secondi di carne rossa o arrosti; selvaggina; salumi e affettati stagionati; formaggi a media e lunga stagionatura; piatti vegetariani ricchi.

Abbinamento per concordanza

Per analogia, la struttura del vino si armonizza con piatti di pari intensità gustativa e aromatica: un sugo ristretto, una carne in cottura lenta o un formaggio stagionato trovano nel sorso un compagno all’altezza. La persistenza aromatica si riflette bene in pietanze lunghe in bocca, mentre le note fruttate e speziate si rispecchiano nei piatti che prevedono frutta cotta, spezie o riduzioni.

Abbinamento per contrasto

La buona freschezza e l’evidente trama tannica di questo vino lo rendono ideale per piatti grassi o succulenti: la componente acida sgrassa il palato e lo prepara al boccone successivo, mentre i tannini legano con le proteine nobili della carne. Per chi vuole sperimentare, anche la sapidità del vino agisce come elemento di contrasto nei confronti di cibi a leggera tendenza dolce.

Si abbina bene a

Primi piatti con sughi ricchi (ragù, funghi, cacciagione); secondi di carne rossa o arrosti; selvaggina; salumi e affettati stagionati; formaggi a media e lunga stagionatura; piatti vegetariani ricchi.

Spezzatino di cinghiale e prugne

Un secondo piatto squisito, idealmente cotto nello stesso vino in degustazione. Di struttura, ricco di sapori e profumi, per pranzi della domenica indimenticabili.

Funghi fritti

I funghi fritti sono un piatto tanto semplice quanto appetitoso, perfetto da servire in autunno come sfizioso antipasto o sostanzioso contorno: profumati, saporiti, piacevolissimi.

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