Nero del Capo | Ayama

Prezzo scontato€28,00

Rosso
Paarl (SA)
Nero d'Avola 100%
Degustalo entro 6 anni
14% vol.

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Produzione e affinamento

Da terreni caratterizzati da sabbia, granito e scisti del Paardeberg Mountain – suoli poveri e drenanti che donano mineralità e struttura, Nero d'Avola vendemmiato a mano, nel mese di marzo.

Fermentazione in contenitori aperti, con frequenti follature manuali per un’estrazione delicata e controllata dei tannini. Dopo la fermentazione alcolica, il vino resta in macerazione sulle bucce per tre settimane, poi svolge fermentazione malolattica in legno.
Segue affinamento di 10 mesi in botti da 500 litri, quindi riposo in bottiglia per almeno un anno prima della commercializzazione.

Analisi organolettica

Esame visivo

Di un bel colore rubino scuro e profondo.

Esame olfattivo

Al naso esprime un bouquet elegante e complesso, con note di lampone, amarena, prugna, prugna matura, seguite da sfumature di ciliegia sotto spirito, erbe mediterranee e spezie dolci.

Esame gustativo

In bocca è fruttato e intenso, caratterizzato da un tannino fine e speziato, e un finale persistente e armonioso che richiama cioccolato e accenni balsamici.

Indice contenuti

Dal vigneto alla tavola: scopri il nostro vino

Pronti per un viaggio alla scoperta del Nero del Capo | Ayama? Ora ti porteremo ad approfondire ogni aspetto di questo vino eccezionale attraverso tre sezioni chiave:

Cantina

Vieni a conoscere la storia e i valori della cantina che con passione coltiva e trasforma le uve in vino

Territorio

Immergiti nella terra che dà vita a queste uve uniche, scoprendo il clima e il terroir che influenzano il suo carattere

Abbinamenti

Ottieni consigli esperti sugli abbinamenti perfetti che esalteranno sia il vino sia il tuo pasto

La cantina

Paese: Sudafrica

Regione: Paarl

Ettari vitati: 62

Ayama

La tenuta Slent, oggi sede di Ayama Wines, affonda le sue radici nella storia del Capo. Fondata nel 1685 da Martin Pouisson, un rifugiato ugonotto francese in fuga dalle persecuzioni religiose, ottenne i titoli di proprietà nel 1707. Pouisson battezzò la tenuta con il nome Slent, mantenuto fino a oggi come simbolo di continuità e identità.

Secoli dopo, la proprietà ha conosciuto una nuova rinascita grazie alla famiglia italo-sudafricana di Ayama, che ha voluto coniugare la tradizione enologica italiana con il terroir unico del Voor Paardeberg, nella regione di Paarl.

L’introduzione del Vermentino ha segnato un momento storico per la viticoltura sudafricana, aprendo un’inedita “nuova era del vino” nel Paese: è stato infatti il primo Vermentino piantato e vinificato in Sudafrica. Da questo incontro tra due culture — quella italiana e quella sudafricana — è nata una visione che unisce radici mediterranee e spirito africano, espressa oggi anche nelle altre varietà della gamma Ayama, tra cui il Nero del Capo, interpretazione sudafricana del Nero d’Avola siciliano.

Ayama

Il Voor Paardeberg ward è un’area rinomata per la qualità eccezionale delle sue uve. Le pendici del Paardeberg Mountain, la composizione mista dei suoli — arenaria, granito e scisto — e i venti costanti provenienti dall’oceano creano un microclima ideale per una viticoltura di precisione.
Le caratteristiche di questo terroir conferiscono ai vini di Ayama finezza aromatica, freschezza e una spiccata mineralità, qualità che hanno reso il distretto fonte di numerosi riconoscimenti internazionali.

Regione e territorio

una delle regioni vitivinicole più affascinanti dell’emisfero australe

Sudafrica

una delle regioni vitivinicole più affascinanti dell’emisfero australe

Sudafrica

una delle regioni vitivinicole più affascinanti dell’emisfero australe

Sudafrica

Il Sudafrica è una delle regioni vitivinicole più affascinanti dell’emisfero australe, sospesa tra antica tradizione europea e modernità enologica.
La vite vi giunse nel XVII secolo con i coloni olandesi e francesi, trovando condizioni ideali tra oceano, montagne e venti freschi che mitigano il caldo. Il cuore produttivo è il Western Cape, dove la varietà di suoli e microclimi permette un mosaico unico di stili.

I vini sudafricani sono riconosciuti per il loro equilibrio tra potenza e finezza, frutto di un clima mediterraneo, grande luminosità e terreni complessi (granito, arenaria, scisti).
Accanto a vitigni autoctoni come il Pinotage e a colonne storiche come lo Chenin Blanc, si coltivano con successo varietà internazionali — Sauvignon Blanc, Chardonnay, Syrah, Cabernet Sauvignon, Merlot — che assumono qui tratti distintivi.

Negli ultimi decenni, il movimento dei piccoli produttori artigianali e l’attenzione per i single vineyard wines hanno rivoluzionato il panorama, portando il Sudafrica a essere oggi uno dei paesi più dinamici e interessanti del Nuovo Mondo del vino.

Paarl

La zona di Paarl, nel cuore del Western Cape, si trova a circa 60 km da Città del Capo ed è una delle aree storiche della viticoltura sudafricana.
Il nome (“perla”, in afrikaans) richiama i riflessi delle sue montagne di granito, tra cui spicca il Paardeberg, alle cui pendici sorgono molte farm di eccellenza, tra cui Ayama Wines.

Il territorio è caratterizzato da suoli granitici, sabbiosi e ben drenati, con forti escursioni termiche tra giorno e notte e venti oceanici che soffiano dall’Atlantico. Questi fattori garantiscono uve sane e maturazioni lente, ideali per vini di grande concentrazione e freschezza minerale.

Storicamente vocata a rossi strutturati (Shiraz, Cabernet Sauvignon, Pinotage), Paarl oggi ospita anche esperimenti su varietà mediterranee, come Grenache, Vermentino, Carignan, che qui trovano sorprendente equilibrio tra calore e vivacità.

Una delle aree storiche della viticoltura sudafricana

Abbinamenti e piatti consigliati

Abbinamento per concordanza

Per analogia si abbina perfettamente a piatti strutturati, dal carattere caldo e aromatico — come arrosti con erbe o funghi, o formaggi stagionati — che pareggiano l'intensità aromatica del vino, per un'armonia perfetta in bocca.

Abbinamento per contrasto

La buona freschezza, la sapidità e i tannini imponenti si prestano ad accompagnare piatti succulenti o leggermente grassi, come carni rosse o selvaggina, bilanciandone la ricchezza con una trama tannica asciutta e un finale speziato.

Si abbina bene a

Formaggi stagionati, carni rosse grigliate o arrosto, selvaggina, piatti con funghi e salse speziate.

Abbinamento per concordanza

Per analogia si abbina perfettamente a piatti strutturati, dal carattere caldo e aromatico — come arrosti con erbe o funghi, o formaggi stagionati — che pareggiano l'intensità aromatica del vino, per un'armonia perfetta in bocca.

Abbinamento per contrasto

La buona freschezza, la sapidità e i tannini imponenti si prestano ad accompagnare piatti succulenti o leggermente grassi, come carni rosse o selvaggina, bilanciandone la ricchezza con una trama tannica asciutta e un finale speziato.

Si abbina bene a

Formaggi stagionati, carni rosse grigliate o arrosto, selvaggina, piatti con funghi e salse speziate.

Carne alla griglia

Spiedini, maiale, bistecche, fino alla nobile fiorentina... la cottura alla griglia insaporisce la carne (opportunamente marinata) e la rende piacevolmente amaricante. Da fare in compagnia per barbecue davvero conviviali, sempre facendo attenzione a non mettere la carne a contatto diretto con la fiamma.

Funghi fritti

I funghi fritti sono un piatto tanto semplice quanto appetitoso, perfetto da servire in autunno come sfizioso antipasto o sostanzioso contorno: profumati, saporiti, piacevolissimi.

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