La Grande Réserve Vouvray | Jean-Marc Gilet

Prezzo scontato€36,00

Bollicina
Valle della Loira (FR)
Vouvray AOC
Chenin Blanc 100%
Degustalo entro 5 anni
12.5% vol.

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Produzione e affinamento

In vigna, le radici del Chenin Blanc (vigne coltivate in biologico) affondano in terreni argillo-calcarei su substrato tufaceo, in una zona collinare nei pressi di Parçay-Meslay, a nord di Tours. La vendemmia è condotta rigorosamente a mano, rispettando i ritmi naturali e selezionando i grappoli migliori per garantire l’eleganza tipica di questo terroir.

In cantina, la vinificazione inizia con una pressatura soffice delle uve, seguita da una fermentazione in parte condotta in botti di rovere, capace di fissare ed esaltare le note aromatiche. La cuvée affina per ben 10 anni sulle fecce fini, sviluppando una complessità rara e una spuma finissima, prima della sboccatura senza aggiunta di liqueur. Segue un ulteriore riposo di tre mesi in bottiglia, per consentire al vino di armonizzare le sfumature del terroir con gli aromi fermentativi.

Analisi organolettica

Esame visivo

Il colore è giallo paglierino tenue con riflessi dorati, luminoso e brillante. Il perlage è molto fine e persistente, segno del lungo affinamento sui lieviti e della qualità della presa di spuma.

Esame olfattivo

L’impatto al naso è minerale, con note nette di pietra focaia e gesso. Con l’ossigenazione emergono sentori più caldi e complessi: mandorle tostate, burro fuso, scorza di limone, accenni mielati e nuance di frutta matura. Bouquet stratificato, che unisce freschezza e profondità, sempre guidato dalla cifra distintiva dello Chenin Blanc.

Esame gustativo

L’attacco è morbido e avvolgente. La struttura è elegante, sostenuta da un’acidità viva che allunga il sorso verso un finale citrino e persistente, quasi salino. La bollicina è cremosa e integrata, capace di donare ritmo senza mai aggredire. Il vino lascia una sensazione di armonia, con una freschezza che invita a un nuovo assaggio. Molto elegante.

Indice contenuti

Dal vigneto alla tavola: scopri il nostro vino

Pronti per un viaggio alla scoperta del La Grande Réserve Vouvray | Jean-Marc Gilet? Ora ti porteremo ad approfondire ogni aspetto di questo vino eccezionale attraverso tre sezioni chiave:

Cantina

Vieni a conoscere la storia e i valori della cantina che con passione coltiva e trasforma le uve in vino

Territorio

Immergiti nella terra che dà vita a queste uve uniche, scoprendo il clima e il terroir che influenzano il suo carattere

Abbinamenti

Ottieni consigli esperti sugli abbinamenti perfetti che esalteranno sia il vino sia il tuo pasto

La cantina

Paese: Francia

Regione: Valle della Loira, Parçay-Meslay

Ettari vitati: 27

Jean-Marc Gilet

Situato a Parçay-Meslay, nei pressi di Tours, nel cuore della valle della Loira, il Domaine rappresenta una storica realtà familiare guidata oggi da Jean-Marc Gilet, erede di una tradizione iniziata nel 1930 dal nonno Gustave Gilet.

Con 27 ettari di vigneti certificati in agricoltura biologica e una produzione annuale di circa 140.000 bottiglie, il Domaine ha saputo distinguersi per l’attenzione alla natura e la fedeltà al territorio. Già nel 1959 la famiglia Gilet fu tra le prime della denominazione a credere nel potenziale degli spumanti, dando vita alla loro prima cuvée di Vouvray Méthode Traditionnelle.

Jean-Marc Gilet

I vigneti sorgono su pendii sassosi di matrice tufacea, intervallati da piccole vallate, offrendo condizioni ideali allo sviluppo dello Chenin Blanc, vitigno principe della denominazione. A completare il quadro, una suggestiva cantina sotterranea: oltre 800 metri di gallerie scavate su due livelli, dove maturano sia i vini fermi sia le eleganti bollicine di Vouvray.

Il risultato sono vini fini, profondi e autentici, capaci di riflettere con precisione il carattere del terroir e la lunga esperienza della famiglia Gilet.

Regione e territorio

Una delle regioni vinicole più estese e interessanti della Francia

Valle della Loira

Una delle regioni vinicole più estese e interessanti della Francia

Valle della Loira

Una delle regioni vinicole più estese e interessanti della Francia

Valle della Loira

La Valle della Loira è una delle regioni vinicole più estese e interessanti della Francia, a ovest della Borgogna: qui la viticoltura si pratica proprio lungo il fiume omonimo. Vi si producono diverse tipologie di vini, sia bianchi sia rossi e rosati, spumanti, ma anche vini dolci. La Loira è soprattutto famosa per i suoi eccellenti vini bianchi, e in particolare dalle uve Sauvignon e Chenin blanc, anche se possiede anche una produzione di vini rossi piuttosto interessante, basata soprattutto su Cabernet franc e Gamay.
La Valle della Loira è inoltre celebre per il Muscadet, un vino famoso per il suo ideale abbinamento con i crostacei, prodotto con l’uva del vitigno Melon de Bourgogne, in questa regione chiamato Muscadet appunto.

Il clima nella Valle della Loira è tendenzialmente piuttosto fresco; sia per la temperatura sia per la latitudine la regione si trova quasi al limite per la sopravvivenza e la coltivazione della vite. Questo aspetto fa sì che la quantità di zuccheri nell’uva sia particolarmente bassa: i vini che si ottengono sono leggeri, poco alcolici e caratterizzati da elevata acidità. Quando viene utilizzata la barrique per la maturazione l'esito vede vini robusti e con note di tostatura, caratteristiche diverse da quelle che si possono considerare gli stili classici della regione.

La regione si estende lungo il corso del fiume Loira, il più lungo della Francia. Le aree più vocate si trovano a partire dalle città di Nevers, Bourges e Orléans. Da questi territori provengono i vini più celebri della regione: AOC come Sancerre, Pouilly-Fumé, Vouvray, Savennières, Quarts de Chaume, Montlouis, Chinon, Bourgueil, Menetou-Salon e Muscadet. L’area più importante della Valle della Loira è a nord, a sua volta suddivisa in 3 zone: una più occidentale, vicino alla costa Atlantica (intorno a Nantes), dove si trova l’AOC Muscadet, una centrale con le AOC Anjou-Saumur e Touraine e una orientale (a sud di Orléans), con le AOC Sancerre e Pouilly-Fumé. La produzione delle due aree esterne si concentra sui vini bianchi, mentre in quella centrale la produzione è varia, con bianchi, rossi, rosati, spumanti e vini passiti da uve attaccate dalla Botrytis Cinerea. Nella Valle della Loira si trova anche una vasta area di produzione di Vin de Pays.

Indre-et-Loire

L’Indre-et-Loire, cuore pulsante della Valle della Loira, è un territorio dalla straordinaria vocazione vitivinicola, reso unico dall’incontro tra clima temperato oceanico e suoli tufacei e argillo-calcarei. Qui la Loira e i suoi affluenti disegnano un paesaggio di colline e vallate, dove i vigneti si alternano a castelli e villaggi storici. È la patria elettiva dello Chenin Blanc, che trova espressioni di grande finezza a Vouvray e Montlouis-sur-Loire, ma ospita anche denominazioni prestigiose come Chinon, Bourgueil e Saint-Nicolas-de-Bourgueil, celebri per i rossi da Cabernet Franc. Un mosaico enologico che riflette la ricchezza e la diversità di questo dipartimento, tra i più rappresentativi dell’intera Loira vitivinicola.

Un mosaico enologico tra i più rappresentativi dell’intera Loira

Abbinamenti e piatti consigliati

Abbinamento per concordanza

Va accostato a piatti profumati e di medio corpo; la sua mineralità e le sfumature agrumate dialogano alla perfezione con carpacci di pesce, ostriche e piatti vegetali dal profilo elegante come asparagi e finocchi gratinati, sottolineando la stessa tensione fresca e la delicatezza aromatica.

Abbinamento per contrasto

Le bollicine sapide e fresche contrastano bene la cremosità di piatti come una sogliola alla mugnaia, un risotto ai frutti di mare o un tagliolino al burro e tartufo, o ancora le preparazioni fritte, sgrassando e donando leggerezza al palato.

Si abbina bene a

Piatti di mare: ostriche, crostacei, carpacci di pesce, risotti ai frutti di mare, sogliola alla mugnaia; Cucina vegetariana: asparagi, finocchi gratinati, vellutate; primi piatti cremosi: risotti al burro, pasta fresca con salse delicate, piatti al tartufo bianco o nero; caprini freschi e a media stagionatura, formaggi a crosta fiorita come il brie o il camembert; carni bianche: pollame arrosto o in preparazioni delicate, magari con salsa al limone o alle erbe.

Abbinamento per concordanza

Va accostato a piatti profumati e di medio corpo; la sua mineralità e le sfumature agrumate dialogano alla perfezione con carpacci di pesce, ostriche e piatti vegetali dal profilo elegante come asparagi e finocchi gratinati, sottolineando la stessa tensione fresca e la delicatezza aromatica.

Abbinamento per contrasto

Le bollicine sapide e fresche contrastano bene la cremosità di piatti come una sogliola alla mugnaia, un risotto ai frutti di mare o un tagliolino al burro e tartufo, o ancora le preparazioni fritte, sgrassando e donando leggerezza al palato.

Si abbina bene a

Piatti di mare: ostriche, crostacei, carpacci di pesce, risotti ai frutti di mare, sogliola alla mugnaia; Cucina vegetariana: asparagi, finocchi gratinati, vellutate; primi piatti cremosi: risotti al burro, pasta fresca con salse delicate, piatti al tartufo bianco o nero; caprini freschi e a media stagionatura, formaggi a crosta fiorita come il brie o il camembert; carni bianche: pollame arrosto o in preparazioni delicate, magari con salsa al limone o alle erbe.

Pesce fritto

La frittura di pesce, anche arricchita da verdure pastellate, si caratterizza per i profumi ampi e intensi, oltre che per la delicata grassezza, in grado di regalare abbinamenti golosi e di grandissima soddisfazione.

Asparagi fritti

Croccanti e saporiti, caratterizzati da una intrigante nota erbacea, nella versione fritta gli asparagi - bianchi o verdi - sono semplicemente deliziosi. Un piatto primaverile semplice, veloce da realizzare, sfiziosissimo.

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