Diavolorosso | Briccobracchi

Prezzo scontato€18,00

Rosso
Piemonte (IT)
Dogliani DOCG
Dolcetto 100%
Degustalo entro 3 anni
14% vol.

Scarica la scheda tecnica

Produzione e affinamento

I vigneti che danno vita al DiavoloRosso sono Anghilere, in zona Pianezzo a 550 metri sul livello del mare con esposizione sud-sud-est, e San Luigi, a 450 metri, entrambi con piante di circa 80 anni, allevate manualmente secondo principi di viticoltura biologica non certificata. Le rese sono contenute (45 q/ha), vendemmia manuale, con selezione rigorosa dei grappoli.

La vinificazione è tradizionale e rispettosa: due giorni di macerazione prefermentativa in acciaio, seguiti da fermentazione spontanea con lieviti indigeni di circa due settimane, con ulteriori 30 giorni di macerazione totale sulle bucce. L’affinamento avviene per circa 10 mesi in botti di rovere esauste e anfore di terracotta, prima dell’imbottigliamento senza filtrazioni né chiarifiche, chiuso con tappo di sughero naturale. Solo 3.000 bottiglie l'anno.

Analisi organolettica

Esame visivo

Il vino mostra un rosso rubino intenso, con riflessi vivaci che rivelano energia e freschezza, tipici del Dolcetto maturo e ben espressivo.

Esame olfattivo

Il bouquet è ampio e articolato, con sentori di frutti di bosco, visciola, sottobosco e leggere note speziate, in un mix che alterna immediatezza fruttata e richiami più terrosi.

Esame gustativo

Al palato il DiavoloRosso è rustico e materico, pieno e avvolgente, ma dotato di una trama tannica fine che lo rende scorrevole e piacevole. La beva è agile e armonica, con acidità e freschezza che sostengono la materia e accompagnano il lungo finale fruttato e leggermente speziato. È un Dolcetto che ama la convivialità, perfetto da bere giovane, ma capace di mantenere freschezza e croccantezza anche con un breve invecchiamento.

Indice contenuti

Dal vigneto alla tavola: scopri il nostro vino

Pronti per un viaggio alla scoperta del Diavolorosso | Briccobracchi? Ora ti porteremo ad approfondire ogni aspetto di questo vino eccezionale attraverso tre sezioni chiave:

Cantina

Vieni a conoscere la storia e i valori della cantina che con passione coltiva e trasforma le uve in vino

Territorio

Immergiti nella terra che dà vita a queste uve uniche, scoprendo il clima e il terroir che influenzano il suo carattere

Abbinamenti

Ottieni consigli esperti sugli abbinamenti perfetti che esalteranno sia il vino sia il tuo pasto

La cantina

Paese: Italia

Regione: Piemonte

Ettari vitati: 1

Briccobracchi

La cantina nasce ufficialmente nel 2018 a Dogliani, nel casolare di BriccoBracchi, a 500 metri di altitudine. Qui Sara Calcagno e Marco Battaglino hanno scelto di dedicarsi a un progetto tanto visionario quanto radicato nella tradizione: rinunciare a parte di vecchie vigne di Dolcetto per innestare nuove barbatelle di Timorasso, vitigno da loro amato.

Briccobracchi

Le prime vinificazioni hanno trovato ospitalità da Nicoletta Bocca di San Fereolo, dove Sara ha affinato la propria esperienza. Oggi i loro vini esprimono territorialità, convivialità e quella “sana follia” che caratterizza la filosofia della coppia.

Regione e territorio

piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

In Piemonte le prime tracce di viticoltura risolgono a epoche preromaniche (esattamente all'età del Bronzo, intorno al 1500 a.C.) e anche se oggi l'apice qualitativo si trova nei grandivini rossi, in questa regione la produzione di vini bianchi e spumanti restituisce prodotti eccelsi.

Il ruolo del Piemonte è stato fondamentale per lo sviluppo della moderna enologia Italiana, qui infatti sono stati registrati i primi esempi di zonazione delle aree vitivinicole, estendendo ai vini italiani concetti come terroir e cru: grazie alla zonazione se un vino viene prodotto esclusivamente con uve provenienti da un’unico vigneto o parcella, la menzione geografica compare in etichetta e ne aumentailprestigio.

Oltre alle delimitazioni geografiche indicate nella cartina il Piemonte viene diviso in 8 zone che raggruppano le 16 DOCG e le 42 DOC regionali. Fra queste ricordiamo nel nord le famose Gattinara DOCG e Ghemme DOCG, vicino a Torino l'Erbaluce di Caluso DOCG, nel Monferrato le Barbera del Monferrato Superiore DOCG, Brachetto d’Acqui DOCG, Dogliani DOCG, Ovada DOCG, Gavi DOCG e Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG, per finire con la Roero DOCG a sinistra del Tanaro e alla destra del fiume, nella Langa, con le celeberrime Barolo DOCG, Barbaresco DOCG e Dogliani DOCG.

In Piemonte ha avuto inizio la rivoluzione nel mondo del vino che ha riportato l’Italia ai vertici della produzione di alta qualità: qui vengono prodotti, a parte poche eccezioni, vini monovarietali, che esprimono al meglio le caratteristiche del terroir ed esaltano in modo magistrale il territorio piemontese.

Langhe

Langhe, un territorio unico per la produzione vitivinicola italiana. La presenza di valli e colline a quote altimetriche diverse, e le differenti esposizioni e ventosità, creano un’incredibile varietà di microclimi diversi. Così si generano condizioni molto particolari che consentono all’uva di declinarsi in varie espressioni. La zona del Dogliani è quella a clima più fresco, essendo vicina alle Alpi, e connotata da strette e alte dorsali collinari rivolte verso la fredda pianura cuneese. La zona del Barolo ha temperature intermedie,
essendo posizionata in una particolare area protetta dai venti ma influenzata sia dalle correnti alpine che dalle risalite di aria calda e umida dalla valle del Tanaro.

Le tre dorsali collinari che compongono la zona determinano una eterogeneità di paesaggi e, di conseguenza, microclimi.
La zona del Barbaresco è più omogenea, con temperature più miti e precipitazioni meno abbondanti. Il paesaggio connotato da strette vallate genera una ventosità maggiore rispetto alle due zone precedenti.
I terreni sono diversi: calcarei-marnosi, argillosi e sabbiosi e ghiaiosi. I principali vitigni coltivati sono: nebbiolo, barbera, dolcetto, arneis, freisa e favorita, e poi ci sono gli internazionali come chardonnay, cabernet sauvignon merlot e sauvignon blanc.

Le Langhe sono un territorio vinicolo italiano unico, con una varietà di microclimi e paesaggi unici, da Dogliani a Barolo e Barbaresco: produce vini complessi e distintivi grazie ai diversi terreni e alle diverse esposizioni

Abbinamenti e piatti consigliati

Abbinamento per concordanza

Questo grande rosso dialoga bene per analogia con preparazioni che ne riprendono i profumi intensi, fruttati e terrosi: carni rosse leggere al forno, cotture lente di legumi, sughi di verdure radicate, piatti di sottobosco, richiamando il carattere fruttato e fragrante del vino.

Abbinamento per contrasto

Questo Dolcetto si abbina perfettamente con piatti ricchi e succulenti: brasati, torte salate con ripieni di carni, sughi intensi o piatti a base di funghi. La componente tannica delicata e l’acidità vivace puliscono il palato, bilanciando grassezza e sapidità.

Si abbina bene a

Primi piatti piemontesi con sughi di carne, brasati, stufati leggeri, carni bianche alla brace e formaggi freschi o mediamente stagionati. Piatti a base di funghi. La sua versatilità lo rende adatto a piatti dal carattere rustico, dove la materia prima semplice viene valorizzata dalla struttura e dalla freschezza del vino.

Abbinamento per concordanza

Questo grande rosso dialoga bene per analogia con preparazioni che ne riprendono i profumi intensi, fruttati e terrosi: carni rosse leggere al forno, cotture lente di legumi, sughi di verdure radicate, piatti di sottobosco, richiamando il carattere fruttato e fragrante del vino.

Abbinamento per contrasto

Questo Dolcetto si abbina perfettamente con piatti ricchi e succulenti: brasati, torte salate con ripieni di carni, sughi intensi o piatti a base di funghi. La componente tannica delicata e l’acidità vivace puliscono il palato, bilanciando grassezza e sapidità.

Si abbina bene a

Primi piatti piemontesi con sughi di carne, brasati, stufati leggeri, carni bianche alla brace e formaggi freschi o mediamente stagionati. Piatti a base di funghi. La sua versatilità lo rende adatto a piatti dal carattere rustico, dove la materia prima semplice viene valorizzata dalla struttura e dalla freschezza del vino.

Brasato

Il brasato è un piatto cardine della cucina piemontese, sapido e succulento, dagli aromi complessi. Per un tocco di classe, cuocilo nello stesso vino in degustazione.

Agnolotti del plin al sugo d’arrosto

La pasta ripiena che non manca mai sulle tavole piemontesi durante le feste di Natale oppure nelle grandi occasioni. Uno scrigno di pasta che racchiude gusto intenso, grande tecnica ed elegante opulenza. Il termine plin, che significa pizzicotto in dialetto piemontese, sta a indicare il gesto del pizzicare la pasta con le dita per racchiudere il ripieno tra un raviolo e l'altro.

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