Una passione di
famiglia nata e cresciuta tra le colline della Langa del Barolo, un sapere
tramandato e migliorato nel tempo dove, al centro, ci sono da sempre i vigneti
ed il lavoro attento e rispettoso dei cicli richiesti dalla vite.
La nostra storia
è quella di un’azienda familiare, a Grinzane Cavour, uno degli undici comuni
della zona del Barolo. Fondata nel 1957 da Giacomo Grimaldi, fu portata avanti
da nonno Giovanni che negli anni Sessanta iniziò a produrre le prime bottiglie
Grimaldi, per il mercato italiano. Dagli anni ’90 l’azienda è passata ai miei
genitori – Bruna Grimaldi e Franco Fiorino –, entrambi enologi, e l’etichetta è
diventata “Bruna Grimaldi”. Sono stati i miei genitori a iniziare a
imbottigliare tutta la produzione, utilizzando solo uve di proprietà.
Negli anni siamo
cresciuti acquisendo piccole particelle in diversi comuni della zona del Barolo
e limitrofi, portando avanti un importante progetto di sostenibilità, in vigna
e in cantina. Oggi io e mio fratello Simone siamo a fianco dei nostri genitori,
e tutti insieme gestiamo le vigne e la cantina.
I vigneti sono il
nostro patrimonio. Coltiviamo
14 ettari, con le varietà Arneis, Dolcetto, Barbera e Nebbiolo. Ci caratterizza
una grande frammentazione dei vigneti:
un assoluto punto di forza per esprimere
i variegati terroir di questa grande
zona viticola. Il legame con questo territorio ci guida nel nostro
quotidiano impegno etico (sostenibile) verso di esso. Non utilizziamo
diserbanti, pesticidi e fertilizzanti ma prediligiamo la biodiversità,
l’inerbimento e la lotta naturale contro i parassiti della vite.
In cantina
abbiamo un approccio molto tradizionale:
lunghe macerazioni e lunghi affinamenti, legni grandi e legni più piccoli (al
massimo 500 litri) non tostati, nessuna chiarifica e spesso neanche
filtrazioni. Il tempo è il fattore determinante per esprimere al meglio i
nostri vitigni.
Produciamo dalle
60 alle 80 mila bottiglie all’anno, in base a come va ogni annata, un solo vino
bianco, il Langhe Arneis, e poi tutti vini rossi monovitigno: Dolcetto d’Alba
San Martino, Barbera d’Alba Superiore Scassa, Nebbiolo d’Alba Bonurei, Barolo
Camilla (il nostro Barolo classico che racchiude tutti i vigneti di Barolo che
coltiviamo), Barolo Bricco Ambrogio (MGA) nel comune di Roddi, Barolo Badarina
(MGA) e Barolo Badarina Riserva nel comune di Serralunga d’Alba.
Il Nebbiolo è il vitigno più importante della nostra terra, ed è sinonimo di eleganza.
Il nostro Nebbiolo d’Alba Bonurei, proposto in
selezione, è un 100% Nebbiolo che nasce dall’assemblaggio di quattro vigneti
dislocati in 3 comuni – Roddi, Diano d’Alba, Sinio. “Bonurei” è il nome del
vigneto più importante di questo vino, che si trova nel comune di Diano d’Alba;
un bellissimo sorj (esposizione pieno sud) con un terreno particolarmente
vocato per questo vitigno.
È un’espressione
giovane e fresca del vitigno. Segue una vinificazione tradizionale con
macerazioni pellicolari di 15 giorni e un affinamento in legno di 12 mesi.
Il Barolo Camilla è quello che da sempre si pregia dell’assemblaggio dei nostri migliori vigneti, dislocati in comuni differenti: Borzone MGA e Raviole MGA (a Grinzane Cavour), Roere di Santa Maria MGA (nel comune di La Morra), un 15% di Bricco Ambrogio MGA (nel comune di Roddi) e Badarina MGA (a Serralunga d’Alba). È il nostro Barolo per antonomasia: racchiude le sfumature di cinque vigneti diventando espressione autentica dei diversi terroir che compongono la zona del Barolo. Macerazione sulle bucce di 28-30 giorni e un affinamento in botti grandi rovere di Slavonia e tonneaux di rovere francese per 24-30 mesi. Rappresenta l’armonia e l’equilibrio del Barolo tradizionale. I profumi sono ampi e floreali, con variegate sfumature di spezie. Un palato gentile con tannini fini in equilibrio con la struttura, tipico, che sa farsi apprezzare in giovane età per chi ama l’energia del Barolo e che esprime i suoi massimi dopo alcuni anni di affinamento in bottiglia.
Martina Fiorino