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Le selezioni di giugno - Italia, Germania, Francia

Le selezioni di giugno - Italia, Germania, Francia

WINE BOX DI GIUGNO: ITALIA, GERMANIA, FRANCIA (Tappa #39), guidata dal sommelier Samuele del Carlo: Italia - Germania - Francia

Le cantine

ITALIA: Cà Rovere, Alonte (VI)

L’azienda agricola familiare Cà Rovere si trova sui Colli Berici, nel borgo di Alonte in provincia di Vicenza, immersa nel verde di fitti boschi spontanei di querce e faggi. Le radici delle loro viti scavano a fondo nella terra sassosa, trovando nutrimento in quello che, 50 milioni di anni fa, era il fondo di un mare preistorico. Ancora oggi il terreno regala piccoli fossili e conferisce ai suoi frutti sapidità e mineralità intense e piacevoli. I 30 ettari di vigneti stanno a 150 metri sul livello del mare e godono di un microclima caldo e asciutto, oltre alle naturali capacità di filtraggio del terreno calcareo. Il terreno è davvero particolare: nessuno immaginerebbe che proprio sotto la grotta che ospita le bottiglie per l’affinamento, il terreno si dilati in una cavità carsica dove scorre un fiume sotterraneo con cascate e laghetti. A partire dai nonni Bruno e Giuditta, che si innamorarono di questi monti e piantarono le prime viti “tra i sassi”, la passione per il vino ha poi coinvolto tutta la famiglia, che da ormai vent’anni è specializzata nella produzione di spumanti Metodo Classico, da Chardonnay e Garganega: i primi fra le bellissime colline che li circondano. Le cuvée dei loro spumanti, tutti millesimati, sono opera di un sapiente assemblaggio. Non vengono usati prodotti chimici di sintesi: il lavoro in vigna è meticoloso e si conclude con la vendemmia manuale. Del resto, solo le uve migliori possono resistere alla sfida del tempo imposta dal metodo classico. Nella cantina scavata nella roccia, le bottiglie sono quindi accatastate a mano per la seconda fermentazione e l’affinamento sui lieviti per almeno 36 mesi, fino anche a 70.

 

GERMANIA, Meulenhof, Mosella

La cantina si trova a Erden, sulle rive della Mosella, storica zona della Germania, produttrice di meravigliosi Riesling. Questa antichissima cantina risale al tredicesimo secolo e vanta una lunga tradizione vitivinicola, producendo non solo ottimi vini ma anche distillati e liquori. La vinificazione è curata scrupolosamente, caratterizzata da una pre-chiarificazione naturale e una fermentazione a temperatura corretta, per ottenere vini complessi, longevi ed eleganti. I vigneti di proprietà più importanti sono tre e sorgono sulle rive del fiume Mosella, caratterizzati da terreni e microclimi differenti. Il vigneto di Erdener Prälat è una stretta striscia di terreno, che conferisce ai vini grande mineralità, disposto su ripidi terrazzamenti che godono di una meravigliosa esposizione che si riflette nelle uve straordinariamente precoci nella maturazione. Erdener Treppchen è posto a valle della Mosella su zone rocciose di ardesia blu ed esalta gli aromi eleganti e fruttati del Riesling. Il vigneto di Wehelener Sonnenuhr è invece collocato nella zona più favorevolmente esposta del pendio, confinante con il fiume Mosella, ed è riconosciuto in tutto il mondo per creare vini dalla finissima espressione di personalità e dai toni minerali di indiscutibile eleganza.

 

FRANCIA: Famille Lieubeau, Loira

La storia della cantina Lieubeau inizia in modo particolare, quando nel 1816 il neonato Joseph Lieubeau viene ritrovato nel portico dell’ospedale di Nantes. Cresciuto da una famiglia di viticoltori, impara ad amare e prendersi cura delle vigne, per fondare in seguito l’azienda Lieubeau. Oggi sono Pierre, Chantal e i loro figli François, Vincent e Marie a portare avanti questa storia, ognuno con la propria personalità e le proprie abilità, che unite al savoir-faire che da sempre contraddistingue la cantina, danno vita a prodotti eccellenti. La famiglia Lieubeau crede fortemente al detto “Un gran vino nasce da grandi uve”, e per questo l’attenzione e la cura date al territorio e alle vigne sono massime. Grazie a strumenti sviluppati internamente come la stazione metereologica e una soluzione per mappare le vigne, mantengono costantemente monitorata la loro proprietà per conoscerla sempre meglio e adottare i metodi più adatti per ogni singolo appezzamento. La regione del Muscadet, infatti, è caratterizzata da numerosi microclimi che danno vita a uve e poi a vini dalle personalità diverse, tutte rappresentate al meglio e con grande cura dalla famiglia Lieubeau.

 

FRANCIA: Château Peyruchet, Bordeaux

Nel 1906 Jean-Baptiste Audy si installa a Libourne e crea il suo négoce lungo la riviera Dordogne (già allora celebre per i suoi négociants) dedicandosi alla distribuzione dei grandi vini di Bordeaux. Da subito dimostra una evidente predilezione per la rive droite e in particolare per Pomerol, che per certi aspetti costituisce la nuova frontiera dell’area bordolese. Sarà dunque in questo meraviglioso comune che Jean Baptiste Audy consoliderà anche la sua attività di viticoltore. In breve tempo, questo grande gruppo familiare indipendente e di solida base finanziaria, perpetua una lunga tradizione imprenditoriale dalla triplice funzione di viticoltore, affinatore e distributore. A dimostrazione di ciò, il gruppo controlla importanti Châteaux delle appellazioni più prestigiose oltre che possedere numerose proprietà quali Clos du Clocher/Pomerol, Château Bonalgue/Pomerol, Château du Courlat/Lussac Saint Emilion e Château Peyruchet appunto... Dal 1991 al 2002, Pierre Bourotte, nipote di Jean-Baptiste Audy, dirige la società. Raggiunto nel 2003 dal figlio Jean-Baptiste, i due hanno saputo creare delle solide collaborazioni con numerosi châteaux di tutte le appellazioni bordolesi. Molti dei loro prestigiosi vini sono affinati nelle cantine centenarie di circa 15.000 mq. Château Peyruchet è una piccola proprietà di 30 ettari nella denominazione Loupiac: una realtà ancora familiare, in cui il lavoro manuale va assieme alle più moderne tecniche di vinificazione per garantire la massima qualità.

 

I vini 

BOX ENTUSIASTA

Italia: Sisto Rosso, Cà Rovere

100% Cabernet Sauvignon, raccolto a mano in cassetta a metà ottobre. Pigiatura soffice, fermentazione in acciaio a circa 20° C con le vinacce per 12-15 giorni. Rimontaggi giornalieri e 2-3 délestage. Affinamento in acciaio e barrique di rovere francese da 225 lt per 12 mesi, poi in bottiglia per 3 mesi. Rosso rubino tenue e limpido, al naso ha buona intensità olfattiva. Subito si impone per i profumi di erba tagliata, che poi lasciano il passo a nuance di viola, marasca, prugna e mirtillo nero, lieve pepe nero, liquirizia e tabacco. Il tutto assieme a sentori vegetali e minerali. Il palato è preciso, agile e gustoso. Secco, ha una piacevole nota amarognola caratteristica del vitigno. Il finale è morbido, con sottili percezioni balsamiche.

Da abbinare ad arrosti di carni rosse, grigliate, selvaggina e formaggi stagionati. Alcuni suggerimenti: coniglio al forno con polenta di Storo, tagliata di manzo al rosmarino e per un accostamento territoriale, da provare con il Pecorino dei Colli Berici fresco e cipolline sott’olio. Degustare a 16-18° C in bicchiere classico da vino rosso. Stappare ora o conservare altri 2/3 anni in cantina.

 

Germania: Riesling feinherb, Meulenhof

L’arte dell’equilibrio fra due giganti: l’acidità e la dolcezza, fuse in un passo di danza classica ritmato dalle ardesie della Mosella. Giallo paglierino chiaro e brillante, già al naso dà i suoi primi cenni di danza fra pesca bianca e agrumi, fiori dolci, rocce, das; alla bocca si apre un sorso irrefrenabile di un candore esplosivo, luminoso e furibondo, incalzato dalla freschezza e ricamato dalla sapidità, condito dal residuo zuccherino sobrio ma efficace. La naturalezza del sorso porterà a finire in un batter d’occhio la bottiglia in due, se non da soli...

Perfetto con primi di pesce bianchi piccanti (solo se piccanti), caprino fresco, crostini e aperitivo. Degustare a 10-12° C. Da bene entro i 15 anni dalla vendemmia: più invecchia più avrà un naso evoluto, sempre restando in ottima forma.

 

Francia: Bordeaux Blanc, JB Audy, Château Peyruchet

Vendemmia sia manuale sia meccanica. Dopo una soffice pressatura la temperatura viene bloccata tra 0 e 5 gradi per 7 giorni. Solo il 25% delle uve subisce una macerazione pellicolare. Dopo questa fase la vinificazione si svolge regolarmente. Affinamento di 3 mesi in acciaio inox. Da questo Castello di Bordeaux, un bianco soavemente aromatico da uve Sauvignon in prevalenza (85%), con il consueto saldo di Sémillon a impreziosire e “imbiondirne” il quadro. Di colore oro paglierino, con sfumature verdi smeraldo limpido, questo Bordeaux Blanc offre aromi che ne rivelano un vino profumato e fresco, con una scia di echi balsamici tipica del Sauvignon di Bordeaux, più maturi che nella Loira, ma a loro modo oceanici, con la nota di frutto giallo appena in secondo piano e questa freschezza di fondo molto invitante; dai sentori erbacei e vegetali iniziali, si passa alla chiusura di frutti tropicali. Si svolge in bocca agile ma intensamente saporito in un continuo dialogo balsamico-fresco-sapido con un equilibrio straordinario, che lo rende insieme dissetante e gradevolissimo; si eclissa su una scia di pompelmo, sale e salvia.

Da bere come aperitivo, ma anche con piatti sfiziosi da antipasto come sarde in saor, verdure fritte e simili. Servire a 10° C. Goderne nei 3-5 anni dalla vendemmia per apprezzarlo al meglio.

 

BOX ESPERTO

Italia: Metodo Classico Brut Rosé, Cà Rovere

70% Chardonnay, 30% Garganega e Pinot Nero alla sboccatura. Le uve sono selezionate e raccolte manualmente, a metà agosto lo Chardonnay, alla fine di agosto l'autoctona Garganega. Affina 60 mesi sui lieviti. Di colore ramato, con una tendenza al rosa antico. Il perlage è fine e continuo. Al naso, le prime sensazioni di frutti di bosco, uva spina, viola e mandarino, portano poi a sentori mentolati, di nocciola tostata e grafite. Carbonica e freschezza creano una beva molto dinamica: tornano i sentori di fragolina di bosco e lampone e chiude su un finale sapido e ammandorlato.

Perfetto come aperitivo o da provare in abbinamento a una tagliata di tonno alla griglia al profumo di menta. Servire a 8° C. Degustare ora: è il suo momento migliore, o entro un anno e mezzo.

 

Germania: Riesling Erdener Treppchen Kabinett, Meulenhof

L’arte dell’equilibrio fra due giganti: l’acidità e la dolcezza, fuse in un passo di danza classica ritmato dalle ardesie della Mosella. Giallo paglierino appena dorata, per un naso di frutta esotica, zafferano, pesca gialla, cotogna e bagliori minerali di gran fascino; in bocca la potenza del frutto e della dolcezza residua hanno un grande peso ma restano perfettamente sostenute dalla grande acidità; il finale è un lungo percorso nello stile e nella terra di una vigna pazzesca situata a Erden, una delle zone più vocate della Mosella.

Da degustare su un grande Taleggio, per un abbinamento che lascia senza fiato; o comunque con formaggi molli, dal carattere intenso e ovviamente a latte crudo. Se c’è del piccante in tavola non esitate a provarlo su qualunque piatto, anche esotico, ma che abbia una grazia di insieme che non leda la magnifica eleganza di questo campione di classicità. Servire a 12° C. Da degustare fino a 20 anni dalla vendemmia o oltre, senza problemi: acidità e polpa sono unici.

 

Francia: Château-Thébaud, 1816 Méthode Traditionelle di Chateau Lieubeau

70% Chardonnay, 30% Folle Blanche. Uno Chardonnay di Loira, in combinazione con un’antica varietà locale, da una singola vigna vecchia di quasi quarant’anni. Affinamento sulle fecce fini per 28 mesi. Un tributo al capostipite, Joseph Gregoire, orfano abbandonato nel 1816 in un ospedale a Nantes. L’esito è un Metodo Classico vibrante e cremoso, intensamente minerale: alla vista di un giallo quasi dorato nei riflessi e luminoso, sfodera un naso di rocce e mare, agrumi e note evolutive fuse ai lieviti; in bocca ha grande tensione, fine perlage e intensa sapidità, con un finale dalla decisa impronta di terroir inequivocabile e davvero seducente. Fra i Crémant in circolazione più convincenti in assoluto.

Degustare con pesce fritto, terrina di cozze, crudi di pesce, aperitivo, tutto pasto se di mare senza eccessi di condimento. Ma anche da solo in qualunque momento della giornata. Servire a 8-10° C. Da bere entro i 5-6 anni dalla vendemmia per goderne al meglio.

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