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Le selezioni di maggio - vini di Brescia

vigne di Brescia

WINE BOX DI MAGGIO (TAPPA 38), GUIDATA DA MARCO BARBETTI (MIGLIORE SOMMELIER D'ITALIA 2018), DEDICATA AI VINI DI BRESCIA

 

PODERE DEI FOLLI, Puegnago sul Garda (BS)

Sulle sponde occidentali del lago di Garda, quelle del lato bresciano, si estende una piccola sottozona, accomodata tra il lago e le colline moreniche: la Valtènesi.

Da sempre vocata alla viticoltura grazie al suo clima temperato che beneficia degli influssi del lago, qui si respira un’atmosfera distesa, rilassata e lenta, mood che ha sicuramente ispirato Pompeo Molmenti, nel 1896, a produrre un vino chiaretto alla moda provenzale. Protagonista di questa produzione così caratteristica è il vitigno groppello, che deve il nome alla forma compatta del suo grappolo, simile ad un “groppo”, in dialetto “nodo”.

Qui, nel 1920 Pietro Folli fonda la sua azienda vinicola, trasformando in vigne i campi di grano. L’azienda si tramanda con le generazioni, diventando un punto di riferimento per la produzione biologica, soprattutto grazie agli sforzi di Eligio. Innamorato del groppello e spinto dalla voglia di promuovere il proprio territorio, Podere dei Folli è una delle migliori espressioni del rosato della Valtènesi.

 

AZIENDA AGRICOLA FRANZONI, Botticino (BS)

Se si cerca “Botticino” tra i primi risultati si trovano notizie sulle sue famose cave di marmo. Le lastre qui preparate sono state utilizzate per costruire l’Altare della Patria e la Casa Bianca. Questo territorio, arrampicato sulle pendici delle Prealpi, nasconde però un’altra eccellenza: i suoi grandi vini.

Diviso nelle tre comunità di Botticino Sera, Botticino Mattina e San Gallo, i terreni sono caratterizzati dalla presenza di ferro, calcare e potassio, ottimi elementi, insieme al clima mediterrano, che danno luce a vini di struttura e potenza. Barbera, marzemino, sangiovese e schiava gentile, sono le uve protagoniste della denominazione.

In questo contesto indaffarato, fatto di operai sempre al lavoro, contadini sul trattore che inviano email dal loro smartphone, corrieri che trasportano enormi lastre di marmo da spedire in tutto il mondo, ha sede l’azienda Franzoni.

Dal 1910 fino a oggi la tradizione di produrre vino si è tramanda per quattro generazioni. L’azienda è un esempio di chi ha saputo stare al passo con i tempi, ottimizzando i processi produttivi pur rimanendo sempre fedeli alla classicità del vino. Gli otto ettari di proprietà si trovano a nord del monte Maddalena che domina la città di Brescia, situati in un’isola climatica temperata e decisamente vocata alla coltivazione della vite.

 

PASINI AZIENZA AGRICOLA SAN GIOVANNI, Raffa (BS)

Quella di Lugana è una delle poche denominazioni a essere “bifronte”, ovvero a comprendere al suo interno il suolo lombardo e quello veneto. Il territorio, che abbraccia le rive del lago, è diviso in due zone. La prima – il cuore pulsante della DOC – ha una natura più pianeggiante e comprende il comune di San Benedetto di Lugana una sorta di CRU non ancora riconosciuto. La seconda è più collinare e arriva a superare i 130 metri sul livello del mare. In tutto l’areale, che gode degli influssi benefici del lago, ha trovato il suo habitat perfetto il vitigno turbiana, chiamato “lugana” e parente stretto del trebbiano di Soave.

In questo contesto, dal 1958 si trova l’azienda agricola Pasini San Giovanni. Giunti oggi alla terza generazione di vignaioli, la famiglia Pasini produce i suoi vini con particolare attenzione all’ambiente. L’agricoltura biologica e la certificazione dell’impronta carbonica, sono i caratteri che distinguono la loro produzione votata decisamente alla qualità.

 

BOX ENTUSIASTA

 

Preafète Riviera del Garda Classico Valtenesi rosè, Podere dei Folli

Il vino prende il nome dalla zona di produzione nei colli di Soffaino, detta appunto Preafète, che significa “tante pietre”. Questo vino rosato viene prodotto da groppello (60%) con l’aggiunta di piccole percentuali di marzemino (15%), barbera (20%) e sangiovese (5%), come consentito da disciplinare.

Dopo la vendemmia manuale, le uve vengono vinificate con il caratteristico metodo chiamato “il vino di una notte” (in passato la macerazione del mosto sulle bucce durava appunto il tempo di una notte). Oggi vengono effettuate due macerazioni, poi assemblate. La prima avviene in pressa, in maniera soffice e a bassa temperatura, garantendo così profumi e delicatezza. La seconda avviene in vasca con il metodo del “salasso” per favorire una maggiore struttura. Dopo la fermentazione in acciaio, il vino affina per 4/5 mesi sulle fecce fini, sempre in acciaio.

Nel bicchiere si presenta di un bellissimo rosa cerasuolo. Al naso è intenso, con chiare note di piccoli frutti rossi, come il lampone, e di pompelmo. Il bouquet è semplice e immediato, ma intenso e arricchito da note floreali. In bocca è leggero, ma quel che colpisce sono la sua sapidità e freschezza che stimolano la beva. Il finale è mediamente persistente.

Vino da bere subito ma che può rimanere in bottiglia per 1-2 anni.

Abbinamento: filetto di salmone al pepe rosa con pesto leggero di basilico. Servire a 10-12° C.

 

Tenuta Bettina Botticino, Franzoni

Le uve utilizzate per la produzione (barbera 35%, marzemino 35%, sangiovese 20% e schiava gentile 10%) sono prodotte in una zona collinare, ben protetta dalle fredde correnti nordiche. I terreni sono argillosi con una predominanza di calcare e sono situati a un’altezza di circa 200-300 metri sul livello del mare.

Dopo la fermentazione l’affinamento avviene in tini di acciaio, con passaggi di almeno 10 mesi in botti di rovere da 30 Hl.

Nel bicchiere il vino si veste di un classico rosso rubino. Al naso il bouquet è elegante ricco di sentori fruttati, come prugne e ciliegie, ma anche di note floreali, speziate e con un po’ di vaniglia. In bocca il sorso è leggero ma caldo, per un vino morbido ed equilibrato, di ottima freschezza.

Invecchiamento: il vino si conserverà in bottiglia per altri 2/3 anni.

Abbinamento: da provare con il classico spiedo bresciano, servendolo a 14-15° C.

 

Il Lugana Lugana, Pasini San Giovanni

100% turbiana prodotto da vigneti allevati, secondo l’agricoltura biologica, sulle rive argillose del lago di Garda. La raccolta delle uve viene spesso effettuata in due fasi per godere di un doppio livello di maturazione. La fermentazione e l’affinamento avvengono in acciaio.

Il colore è quello più tipico del Lugana giovane, di un giallo paglierino tenue. Al naso presenta un bouquet fine ed elegante, con evidenti richiami alla prugna gialla, fiori bianchi e timo.

In bocca il sorso è facile e leggero, perfettamente equilibrato e caratterizzato da una piacevolissima sapidità.

Può rimanere in bottiglia altri 1 o 2 anni.

Abbinamento: provatelo con cannelloni ricotta e spinaci, servendolo a 8° C.

 

 

BOX ESPERTO

 

Bespoi Riviera del Garda classico rosé, Podere dei Folli

Bespoi, nei colli di Soffaino, è la zona di prodizione di questo metodo charmat, e significa “zona ricca di nespole”. Il terreno calcareo e ghiaioso conferisce al vino finezza ed eleganza. Questo elegante spumante rosato viene prodotto da uve groppello (70%), con l’aggiunta di piccole percentuali di marzemino (10%), barbera (15%) e sangiovese (5%), come consentito da disciplinare.

Dopo la vendemmia manuale, le uve sono pressate in maniera soffice e fatte macerare con un duplice metodo, per poi essere assemblate. La prima avviene in pressa, in maniera soffice e a bassa temperatura, e questo garantisce profumi e delicatezza. La seconda avviene in vasca con il metodo del “salasso” per favorire una maggiore struttura.

Dopo la fermentazione in acciaio, la seconda fermentazione avviene in autoclave, con un affinamento sui lieviti di qualche mese. Questa tecnica permette di mantenere la fragranza olfattiva e la freschezza gustativa, tradizionali della Valtènesi.

Dopo averlo versato, rimarrete colpiti dal bellissimo colore cerasuolo che brilla nel bicchiere e dal perlage fine e abbastanza persistente. Il suo bouquet, semplice ma intenso, è caratterizzato da note di fragoline di bosco, lamponi e fiori. In bocca è fresco e morbido, con il perlage che stuzzica il palato andando a sottolineare la nota sapida.

Vino da bere subito, ma che può riposare per altri 12 mesi.

Abbinamento: risotto al filetto di trota. Servire a 6-7° C.

 

“Foja d’or” Botticino Riserva, Franzoni

Una vera chicca, prodotto solo nelle migliori annate per un massimo di 5000 bottiglie.

Le uve utilizzati per la produzione di questo vino provengono dai vigneti storici della tenuta, con un’età media di 40/50 anni, allevati ad un’altezza compresa tra i 400 e 700 sul livello del mare, in terreni di marna. La produzione è inferiore ai 70 q/Ha. I vitigni sono quelli autorizzati da disciplinare: barbera (45%), marzemino (30%), sangiovese (10%) e schiava gentile (10%). Dopo la vendemmia tardiva, l’azienda attua la propria storica metodologia di appassimento del 90% delle uve, prolungandola per oltre due mesi. L’affinamento avviene per almeno 4 anni in botti di rovere di Slavonia dalla capacità di 15 ettolitri. L’affinamento prosegue poi per altri quattro mesi in bottiglia.

Il vino è di un bel colore rosso rubino intenso e ruotando il bicchiere mostra la bella densità. Al naso è molto intenso con un bouquet ricco e complesso, caratterizzato da ciliegie mature, fiori secchi e importanti sfumature speziate, ricche di vaniglia e tabacco.

In bocca si conferma un vino di struttura, con una buona alcolicità che ne valorizza la morbidezza. Il tannino carnoso e la buona freschezza lo rendono equilibrato ed elegante.

Il finale è lungo e persistente.

Il vino migliorerà ulteriormente con un affinamento ulteriore di un paio di anni.

Abbinamento: spezzatino di cinghiale; temperatura di servizio 16° C.

 

Centopercento Metodo classico Extra brut, Pasini San Giovanni

100% groppello (una delle due anime dell’azienda assieme alla turbiana) allevato su terreni morenici calcareo sabbiosi.

Una vera chicca, dato che probabilmente è il primo metodo classico Blanc de Noir della zona, prodotto con uve groppello vinificate in bianco. La rifermentazione avviene in bottiglia sfruttando gli zuccheri non svolti della prima fermentazione. L’affinamento avviene sui lieviti per 36 mesi e dopo la sboccatura viene dosato con pochissimo zucchero.

Un vino radicale, come amano definirlo loro, dal colore giallo dorato intenso con nervature aranciate. Il naso è intenso e complesso, con note di frutta, fiori e piacevolissimi sentori di pane in cassetta e lieviti. In bocca è sferzante con una bellissima acidità accompagnata dalla sapidità. Un vino equilibrato grazie alla sua morbidezza. Il finale persistente chiude con una breve nota amaricante.

Invecchiamento: da bersi anche subito anche se beneficia di ulteriore affinamento di 3-4 anni. Sarebbe davvero interessante valutarne l’evoluzione anche per un tempo maggiore…

Abbinamento: risotto al pesce di lago, servire a 6° C.

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